Il senso ironico di noi stessi e della nostra vita

Il laboratorio è condotto da Ilaria Favini, psicoterapeuta, regista, attrice.

L'ironia, dal greco eironeìa, dissimulazione, finzione, consiste nel dichiarare intenzionalmente (soli o in compagnia o in pubblico) anche il contrario di ciò che si pensa, dice o scrive, con lo scopo di relativizzare pensieri, frasi, concetti. Pensare il contrario è un po' scherzarci su, toglie seriosità e aggiunge divertimento. Più che indurre al riso solletica la psiche, il conscio e l'inconscio. Si tratta di un artificio fecondo, di una spontanea opportuna parziale "finzione". Grazie all'ironia, inoltre, è possibile esercitare una forma di espressione creativa e di pensiero critico, che permette di guardare al mondo con occhi diversi e di cogliere aspetti nascosti o paradossali della realtà. 

E alla luce di ciò, non ci resta che disseppellire il nostro tesoro "ironico", lasciarlo fluire senza inibizioni e scoprirsi con una marcia in più, per affrontare gli eventi stressanti e resistere ai loro effetti negativi, vivere serenamente le relazioni, gestire meglio gli sbalzi dell'umore, allentare la tensione e l'ansia, rilassare i muscoli, diminuire dolore e sconforto, migliorare il morale e l'autostima.

COME SI SVOLGE IL LABORATORIO

- Il laboratorio si articola in 10 incontri domenicali, una volta al mese, da ottobre a settembre. 

- Il primo incontro è gratuito aperto a chi, incuriosito, non se la sente di buttarsi a capo fitto, ma vuole "assaggiare" con una lezione di prova!

- La durata di ciascun incontro è dalle 10.00 alle 17.00 con una pausa di un'ora circa per il pranzo (al sacco).

- L'ultimo incontro sarà dedicato allo spettacolo finale, come concretizzazione del percorso fatto. 

Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare, scrivere o visitare la pagina dedicate al teatro di Anandalandia.