Alla ricerca del Daimon: 

un viaggio in compagnia del "Cattivo

LABORATORIO TEATRALE

Il laboratorio, parte dalle storie delle "Cattive" e dei "Cattivi di tutta la letteratura, del teatro, del cinema, di tutti i tempi e di tutte le epoche...purché ci abbiano parlato per scritto, e, attraverso un lavoro di scrittura e interpretazione ispirati dai personaggi originali dell'opera, ha lo scopo di avvicinarsi al proprio lato oscuro, zona d'ombra, luogo sconosciuto che non esce, non si manifesta ma dal quale si rifugge o si evita,. Quindi come fare per conoscersi meglio e di più? E allora prima di tutto facciamo la conoscenza del cattivo che ci accompagnerà provando a calarsi totalmente nei suo panni, nelle sue emozioni, nella sua vita, nella sua storia… Cosa potrebbe accadere?

1 Perché la ricerca del Daimon accompagnati dal "cattivo"?

      A Cos'è il Daimon?

quel qualcosa che esiste in ciascuno di noi, che ci rende unici e irripetibili, e che contrassegna i nostri vissuti e i nostri agiti in modo irriducibile. Insomma, ognuno di noi ha una sua personalità, una sua vocazione, una sua immagine che lo contraddistingue in modo radicale e che, di conseguenza, va ricercata e alimentata senza posa, per rendere davvero autentica la nostra esistenza. Per gli antichi greci, il daimon era infatti una figura di connessione fra l'umano e il divino. È la forza che tende, la vocazione che porta ognuno di noi a realizzare se stessi. È il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino. Per dirla con Platone: noi siamo ciò che abbiamo scelto di essere. In questo senso siamo chiamati a decifrare il codice della nostra anima… scegliere la virtù, coltivare la parte migliore di noi stessi o attuare ogni giorno, con coerenza e coraggio, la nostra vocazione dipende, quindi, solo da noi. Queste le parole di Platone "La virtù non ha padroni; quanto più ciascuno di voi la onora, tanto più ne avrà; quanto meno la onora, tanto meno ne avrà. La responsabilità, pertanto, è di chi sceglie. Il dio non ne ha colpa". Quelle di Hillman "se l'uomo si vede solamente come "un impercettibile palleggio tra forze ereditarie e forze sociali", si riduce a statistica, a "mero risultato", a "vittima" di un codice genetico. Dobbiamo andare oltre questo gioco deterministico e rimetterci sulle tracce del daimon, "di questo compagno segreto", e delle sue modalità di operare nella nostra vita. Quindi ciascuna persona è portatrice di un'unicità che chiede di essere vissuta e che è già presente prima di poter essere vissuta." La ricerca del daimon altro non è che cercare di decifrare il codice della nostra  anima. affinché possiamo cogliere con nitore il senso compiuto della nostra presenza nel mondo.

      B Perché in compagnia del Cattivo?

Come fare a sfruttare Le esperienze come occasioni funzionali o trasformare quelle contrarie alla realizzazione di ciò che ognuno si porta dentro.

A volte vivere situazioni difficili o addirittura traumatizzanti può essere fondamentale per comprendere la nostra vocazione, poiché potrebbe essere l'unico modo possibile affinché la nostra unicità si riveli.

l'oscurità è qualcosa da cui tendenzialmente fuggiamo e che cerchiamo di esorcizzare.

le persone sono sia buone che cattive, ciò che le differenzia è il prevalere dell'una o dell'altra componente che ognuno ha dentro.

In ognuno di noi c'è un lato oscuro a volte sconosciuto che non esce, non si manifesta mai. È il dormiente. Incatenato nelle profondità della nostra mente. Questa controparte di ombra in alcuni casi resta latente e controllata, mentre in altri emerge fino a prendere il sopravvento in ogni azione, come nel romanzo Il dottor Jekyll e Mr. Hide.

Quindi come fare per conoscersi meglio e di più? Bisogna solo restare aperti verso la propria interiorità, avvicinarsi al lato oscuro che vive in noi e che contrasta la volontà del daimon...facendosi accompagnare dal "Cattivo". E allora prima di tutto facciamo la conoscenza del cattivo che ci accompagnerà provando a calarsi totalmente nei suo panni, nelle sue emozioni, nella sua vita, nella sua storia… Cosa potrebbe accadere?

Forse quel cattivo ha qualcosa da dire e può farci sperimentare una possibilità che, nella giusta misura, può essere una risorsa per la nostra stessa vita e rappresentare quell'occasione che da contraria può divenire favorevole

Ma attenzione! Per entrare nei panni del cattivo occorre innanzitutto sospendere il giudizio dato alle sue azioni e smontare l'idea che si può avere di lui. Questo perché non siamo a fare un processo al personaggio, ma a cercare la possibilità di esprimere un aspetto che forse non sappiamo di possedere, in un modo trasformativo e artistico che permetta di attingere da quel movimento interiore per portarlo a dare vita ad azioni che siano costruttive ed "energizzanti" per la propria persona, per la propria vita e per quella delle persone con le quali entriamo in relazione.

       C Chi sono i Cattivi?

Il personaggio cattivo è qualcosa di più del semplice antieroe, colui che intralcia il corso degli eventi agendo un potere contro la missione dell'eroe stesso. che alla fine può anche diventare buono, talvolta essere simpatico e nella maggior parte dei casi ha soprattutto una funzione squisitamente narrativa. Il cattivo è invece un personaggio intrinsecamente malvagio intenzionato a danneggiare gli altri. che magari fa una brutta fine ma difficilmente cambia natura.

Gli antagonisti sono definiti come personaggi che lavorano in opposizione al protagonista (l'eroe).

I cattivi non sono sempre gli antagonisti, anche se lo sono spesso

      D - Come viene utilizzato il testo

- Proposta di una selezione dei personaggi in base a tematiche generali e alcune letture e/o proposta di un personaggio da parte dei singoli partecipanti

- scelta di un personaggio in base alla risonanza personale Criteri di scelta:

• Un personaggio che per qualche motivo attrae ("mi somiglia, è opposto a me, qualche volta servirebbe essere come lui….")

• Un personaggio di cui si conosca o si intuisca il passato

- Lavoro sul personaggio attraverso lettura e assimilazione di testo relativo, esercizi teatrali mirati all'espressività vocale e corporea, alla fisicità e al lavoro sul testo. (Utilizzeremo training immedesimativi e meditazioni guidate per esplorare e comprendere le componenti emotive e sentimentali che stanno alla base dei comportamenti e delle azioni dei "cattivi" per poterle mettere a disposizione dello studio del personaggio. La cornice del Teatro sarà il contenitore sicuro in cui esplorare la parte "cattiva" per scovarne il potenziale per noi)

2 Come si svolge il laboratorio:

- Il laboratorio si articola in 10 incontri una volta al mese, domenicali, da ottobre a settembre. (Le date indicate sono da confermare).

- Il primo incontro è gratuito aperto a chi, incuriosito, non se la sente di buttarsi a capo fitto, ma vuole assaggiare con una lezione di prova!

- La durata di ciascun incontro sarà indicativamente dalle 10.00 alle 17.00 ed è prevista la condivisione del pranzo. L'ultimo incontro sarà dedicato allo spettacolo finale, come concretizzazione del percorso fatto.

- Lo Spettacolo finale sarà un vero e proprio spettacolo che verrà rappresentato possibilmente all'aperto; è prevista la partecipazione con un contributo libero del pubblico. Come una vera e propria messa in scena, l'evento finale prevede lavoro di memoria delle parti, montaggio delle scene, musiche, costumi e luci (quanto possibile).

- È caldamente consigliata la frequenza a tutti gli incontri, per mantenere la continuità del lavoro e poter preparare adeguatamente lo spettacolo finale. 

- Il lavoro del laboratorio nella prima parte si svolgerà su due binari: quello della DRAMMATURGIA e quello dell'ATTIVITA' TEATRALE

I DRAMMATURGIA

una "riscrittura guidata" del testo da mettere in scena. Il primo incontro sarà incentrato sulla conoscenza e la scelta conseguente dei personaggi con i quali confrontarsi. Questo primo momento rappresenta un'attività   specifica "una tantum" per arrivare all'auto-assegnazione dei personaggi. I   partecipanti possono proporre un personaggio che conoscono e che li ha "colpiti" in   un momento particolare, o per tutta la loro vita. Verrà comunque proposta una rosa di   "Personaggi Cattivi" della letteratura (tutta) italiana e internazionale, per la maggior   arte conosciuti dalla maggioranza. Poi ogni partecipante potrà scegliere un   personaggio sulla base di una maggiore empatia nei confronti di una sua specifica   caratteristica, o con il quale sentirà una risonanza maggiore (in base a un'ispirazione "a pelle", da una parola o un verso, una condizione...)

 Gli incontri successivi proseguiranno con la scrittura delle emozioni suggerite da   questo confronto fino alla realizzazione di un vero e proprio copione teatrale. Il lavoro sarà sia individuale che di gruppo; sarà guidato e supportato dai conduttori attraverso   brain storming, letture di gruppo, esercizi di training.

 N.B. soprattutto durante la fase "Drammaturgica" sarà utile tenerci in contatto   durante il mese di intervallo, in cui sarà svolto un proprio lavoro individuale, tramite   gruppo wa e-mail

II ATTIVITA' TEATRALE

Allo stesso tempo verranno sperimentate varie attività volte a far acquisire ai partecipanti gli strumenti dell'arte teatrale (training fisico-sensoriale, azione teatrale, narrazione orale, improvvisazione, la concentrazione, l'uso della voce, la coscienza del proprio corpo, delle proprie emozioni e delle capacità espressive), utilizzati per entrare in contatto con aspetti del proprio essere e con realtà alle quali, nella vita ordinaria, non si dà spazio d'espressione. Inoltre, le attività mirano a sviluppare una maggiore capacità di ascolto di sé e degli altri, un affinamento del gioco di squadra in atto nella performance di gruppo ed una crescita delle proprie potenzialità espressive, nella più serena spontaneità. Questa serie di esercitazioni si struttureranno negli incontri inoltrati in vere e proprie "prove teatrali" che proseguiranno fino alla realizzazione dello spettacolo finale la cui preparazione e realizzazione occuperà tutta la giornata dell'ultimo incontro. 

3 Conduzione del laboratorio

Il laboratorio sarà condotto da dott.ssa Ilaria Favini - medica psichiatra, psicoterapeuta, attrice in seno a due compagnie teatrali fiorentine, regista, docente di corsi di recitazione e conduttrice di laboratori di teatro presso alcune scuole di musical toscane e presso il liceo classico-musicale Alberti-Dante di Firenze. 

4 A chi è rivolto il laboratorio

A giovani e adulti dai 17 anni. Non occorre necessariamente avere esperienze teatrali: il laboratorio è dedicato a tutti coloro che scelgono di mettersi in gioco per scoprire le proprie risorse espressive, a volte inaspettate e nascoste, senza fare riferimento a modelli artificiali o mutuati da tutte quelle forme artistiche proposte a livello di massa. 

5 La sede

Gli incontri del laboratorio si tengono presso la fattoria di Pietreto, in via delle Bandite 48 Montecarelli - Barberino di Mugello.

CALENDARIO 2024-25

incontri a cadenza generalmente mensile, di preferenza la domenica, della durata di 7 ore circa, generalmente dalle 10.00 - 17.00.  Prevista la condivisione del pranzo. Il laboratorio si articola in 10 incontri totali, l'ultimo incontro sarà dedicato allo spettacolo finale, come concretizzazione del percorso fatto e occasione di condivisione con tutti coloro che desiderano assistere ad un evento particolare.

domenica 27 ottobre 2024    

I incontro e prova gratuita 

dalle 11 alle 16 con pranzo incluso

calendario indicativo da confermare in accordo con i partecipanti alla prova gratuita che si vogliono iscrivere al laboratorio

27 OTTOBRE 2024 ore 11 - 16  prova gratuita    27 APRILE 2025 ore 10 - 17

01 DICEMBRE 2024 ore 10 - 17                      25 MAGGIO 2025 ore 10 - 17

19 GENNAIO 2025 ore 10 - 17                        15 GIUNO 2025 ore 10 - 17

23 FEBBRAIO 2025 ore 10 - 17                        13 LUGLIO 2025 ore 10 - 17

16 MARZO 2025 ore 10 - 17                            07 SETTEMBRE 2025 ore 10-19 e spettacolo finale

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