Il richiamo della collina

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,

l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?

Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Uno trapassò in una febbre,

uno fu arso in miniera,

uno fu ucciso in rissa,

uno morì in prigione,

uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari –

tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.


I personaggi coinvolti nell'Antologia di Spoon River sono in totale 248 e offrono, nel loro insieme, una sorta di variegato campionario umano. Ogni mestiere e ogni attitudine è in quel luogo contemplata. Ognuno di essi racconta la propria vita dalla fossa in cui riposa. Il tono distaccato, disincantato, lirico e secco al tempo stesso, quasi mai declamatorio, accompagna il lettore senza indugiare in patetismi inutili, in inutili complicazioni sentimentali, anche là dove acquisirebbe il diritto di farlo. 

LABORATORIO TEATRALE

Il laboratorio, parte dal testo di Lee Master "Antologia di Spoon River" e, attraverso un lavoro di scrittura e interpretazione ispirati dai personaggi originali dell'opera, ha lo scopo di far giungere i partecipanti alla coscienza di un possibile cambiamento personale condivisibile da tutti e percepibile a livello sociale.

Perché "Antologia di Spoon River"

A - Cos'è

Esistono due paesini in Illinois. Si chiamano rispettivamente Lewistown e Petersburg. Lewistown è bagnata dal fiume Spoon. Così come Petersburg, sorge non molto distante dalla fattoria in cui crebbe il poeta e scrittore americano Edgar Lee Masters Esiste poi un cimitero, l'Oak Hill Cemetery, presso Lewistown, oggi spesso chiamato semplicemente The Hill, che non si differenzia molto dalla miriade di altri bucolici cimiteri della provincia rurale americana. Eppure, questo è diverso da tutti gli altri, perché entro il suo perimetro sono state seppellite alcune persone le cui vite hanno ispirato l'opera probabilmente più lirica e allo stesso tempo asciutta del primo Novecento americano. Stiamo parlando dell'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master, comparsa in puntate tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di St. Louis, alle 243 epigrafi va aggiunto una sorta di componimento introduttivo, The Hill, che ci avvicina all'opera attraverso una carrellata di personaggi e relative vicende. È qui che troviamo anche uno dei personaggi senz'altro più emblematici dell'intera opera, quel Suonatore Jones che De André immortala nell'album del 1971 "Non al denaro, non all'amore né al cielo", ispirato proprio dal capolavoro di Masters. Il suonatore Jones rappresenta forse il personaggio più "felice" dell'intera Antologia, l'unico che gioca con la vita "per tutti i novant'anni, fronteggiando il nevischio a petto nudo, bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti, né al denaro, né all'amore, né al cielo". È a lui che De André fa pronunciare quei pochi iconici versi oggi celebrati persino da alcune antologie scolastiche: "Sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquore, tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?".

Alcuni critici hanno creduto di enucleare diciannove vicende principali all'interno dell'opera, raccontate e ripercorse da tutti i defunti un tempo in gioco sulla scacchiera della piccola cittadina di Spoon River, immaginaria comunità sorta dal genio di Masters, che per crearla ha unito insieme le "sue" Lewistown e Petersburg. L'Antologia si dipana in un caleidoscopio di interpretazioni: ogni personaggio racconta la propria verità, emergono i tradimenti, le meschinità, le piccolezze di ognuno di loro, corredate da una malinconia annacquata, in cui i ricordi si mescolano alle impressioni personali, e quanto ne risulta è un saggio preciso sulla finitezza umana, sulla limitatezza e relatività di qualunque certezza l'uomo possa avere. "Prendete nota, anime prudenti e pie -dice Chase Henry, l'ubriacone del paese - delle controcorrenti della vita, che portano onore ai morti che vissero nell'onta". I personaggi che popolano queste pagine mettono in scena, ora e per sempre, il grande teatro della vita e della morte, formando un diorama insuperabile di sentimenti, vizi e passioni. Cristallizzate in una posa sempiterna, in sospensione tra il desiderio di redenzione e la rassegnazione dei morti, le lapidi battezzate dalla penna di Masters non smettono di scompaginare la tranquillità dei vivi. Mentre con sogni irrequieti dormono, dormono sulla collina.

B - Perché Spoon river

La terra è la madre di tutto quello che avviene nell'essere vivente, che aiuta tutte le creature a crescere e a trasformarsi; se non si ascolta l'insegnamento della madre terra ci manca un sostegno. L'obiettivo è quello di ritrovare, attraverso un'esperienza vissuta, la condizione necessaria e fondamentale per l'ascolto di tale insegnamento.

Le parole dei personaggi di Spoon river provengono dalla terra delle tombe che li accolgono. Attraverso l'attività del laboratorio tentiamo di ritrovare dentro di noi l'emozioni di quei personaggi, tanto da riuscire a dare voce ai nostri sentimenti confrontandosi con la loro esperienza.

C - Come viene utilizzato il testo

  • Proposta di una selezione dei personaggi attraverso una lettura di gruppo;
  • scelta di un personaggio in base alla risonanza personale;
  • dal personaggio originale al proprio personaggio all'interno di un percorso di cambiamento attraverso un lavoro di scrittura individuale e di gruppo

Come si svolge il laboratorio

Il laboratorio si articola in  circa 10 incontri totali (in base alla data di inizio del laboratorio che può variare di anno in anno) 1 incontro al mese, la domenica o il sabato, da settembre a giugno, oppure bimensilmente, da gennaio a giugno.

La durata di ciascun incontro sarà indicativamente dalle 10.00 alle 17.00 ed è prevista la condivisione del pranzo. L'ultimo incontro sarà dedicato allo spettacolo finale, come concretizzazione del percorso fatto.

E' caldamente consigliata la frequenza a tutti gli incontri, per mantenere la continuità del lavoro e poter preparare adeguatamente lo spettacolo finale.

I primi incontri saranno incentrati sulla conoscenza e la scelta conseguente dei personaggi con i quali confrontarsi. 

Gli incontri successivi proseguiranno con la scrittura delle emozioni suggerite da questo confronto fino alla realizzazione di un vero e proprio copione teatrale. Allo stesso tempo verranno sperimentate varie attività volte a far acquisire ai partecipanti gli strumenti dell'arte teatrale (training fisico-sensoriale, azione teatrale, narrazione orale, improvvisazione, la concentrazione, l'uso della voce, la coscienza del proprio corpo, delle proprie emozioni e delle capacità espressive), utilizzati per entrare in contatto con aspetti del proprio essere e con realtà alle quali, nella vita ordinaria, non si dà spazio d'espressione.

Inoltre, le attività mirano a sviluppare una maggiore capacità di ascolto di sé e degli altri, un affinamento del gioco di squadra in atto nella performance di gruppo ed una crescita delle proprie potenzialità espressive, nella più serena spontaneità. Questa serie di esercitazioni negli incontri inoltrati, si struttureranno in vere e proprie "prove teatrali" che proseguiranno fino alla realizzazione dello spettacolo finale la cui preparazione e realizzazione occuperà tutta la giornata dell'ultimo incontro.

Conduzione del laboratorio

Il laboratorio sarà condotto da dott.ssa Ilaria Favini - medico psichiatra, psicoterapeuta, attrice in seno a due compagnie teatrali fiorentine, regista, conduttrice di laboratori di teatro presso alcune scuole di musical toscane e presso il liceo classico-musicale Alberti-Dante di Firenze

A chi è rivolto il laboratorio

Il laboratorio può essere frequentato da adulti e giovani dai 16 anni. Non occorre necessariamente avere esperienze teatrali: il laboratorio è dedicato a tutti coloro che scelgono di mettersi in gioco per scoprire le proprie risorse espressive, a volte inaspettate e nascoste, senza fare riferimento a modelli artificiali o mutuati da tutte quelle forme artistiche proposte a livello di massa.

La sede

Gli incontri del laboratorio si tengono presso la fattoria di Pietreto, in via delle Bandite 48 Montecarelli - Barberino di Mugello.

CALENDARIO 2024

incontri a cadenza generalmente bimensile della durata di 7 ore circa, dalle 10.00 - 17.00.  Prevista la condivisione del pranzo. Il laboratorio si articola in 7 incontri totali, l'ultimo incontro sarà dedicato allo spettacolo finale, come concretizzazione del percorso fatto e occasione di condivisione con tutti coloro che desiderano assistere ad un evento particolare.

domenica 25 febbraio 2024    prova gratuita dalle 11 alle 16 con pranzo incluso

calendario da definire in accordo con i partecipanti alla prova gratuita

LO SPETTACOLO FINALE

Trasformazione vissuta, scritta e agita di estratti da l'Antologia di Spoon River

di Edgar Lee Masters

testo a cura delle partecipanti al laboratorio teatrale 2024 di Anandalandia: Alessandra Ceccarelli, Angiolina Cetica, Gianna Ghelardini, Susan Maria Lualdi, Caterina Meozzi e Eleonora Sanesi.

sotto la guida di Ilaria Favini

con Alessandra Ceccarelli - Angiolina Cetica - Valentina Chellini - Gianna Ghelardini - Susan Maria Lualdi - Caterina Meozzi -              Ombretta Rettori - Eleonora Sanesi - Cristiano Sementa - Laura    Serpietri - Massimiliano Terraveglia - Francesca Toscani - Rosa        Vitolo

luci e musiche a cura di Ilaria Favini

Lo spettacolo nasce a conclusione di un percorso lungo sette mesi, durante i quali le partecipanti ispirate dai personaggi originali dell'opera, attraverso un lavoro di scrittura e interpretazione sono giunte alla coscienza di un possibile cambiamento personale, condivisibile da tutti e percepibile a livello sociale.

La terra è la madre di tutto quello che avviene nell'essere vivente, che aiuta tutte le creature a crescere e a trasformarsi; se non si ascolta l'insegnamento della madre terra ci manca un sostegno. L'obiettivo è quello di ritrovare, attraverso un'esperienza vissuta, la condizione necessaria e fondamentale per l'ascolto di tale insegnamento.

Le parole dei personaggi di Spoon River provengono dalla terra delle tombe che li accolgono. Attraverso l'attività del laboratorio abbiamo tentato di ritrovare dentro di noi l'emozioni di quei personaggi, tanto da riuscire a dare voce ai nostri sentimenti, confrontandosi con la loro esperienza.

All'atto pratico: dopo aver proposto una selezione dei personaggi dell'opera, attraverso una lettura di gruppo, le partecipanti ne hanno scelto uno in base alla risonanza personale; aiutate da un training adeguato hanno poi iniziato a dar forma e voce al proprio personaggio all'interno di un percorso di cambiamento, attraverso un lavoro di scrittura individuale e di gruppo.

Questo evento è per loro un'occasione per coinvolgere e rendere partecipi i presenti di quanto è avvenuto e...quanto dovrà ancora accadere!